MTV Video Music Awards 2009: una giovanissima Taylor Swift attraversa un periodo pieno di riconoscimenti professionali, la sua carriera musicale è fortemente in ascesa e di lì a poco sarebbe stata consacrata al successo planetario di oggi. Durante la cerimonia, Taylor viene chiamata sul palco per ritirare il premio come miglior video per il suo brano You Belong With Me.
Inizia qui la diatriba che porterà Kanye West a essere accusato di revenge porn.
L’accusa di revenge porn: l’inizio
Sul palco dove deve ritirare il premio però la Swift non è sola. Anche il celeberrimo Kanye West la raggiunge, ma non per complimentarsi. Kanye voleva invece esprimere il suo disappunto per l’assegnazione del premio, che secondo il rapper sarebbe invece dovuto andare a Beyoncé (che quello stesso anno aveva fatto faville con il video di Single Ladies).
A prescindere dai gusti musicali soggettivi, il gesto venne ritenuto maleducato e fuori luogo, soprattutto perché rivolto a una ragazza che stava vivendo i suoi primi momenti di celebrità.
Come spesso succede nello show business, l’accaduto dopo poco finì nel dimenticatoio ma, a distanza di un anno, Taylor assolse pubblicamente il rapper nel suo brano Innocent che recita:
Thirty-two and still growing up now / A trentadue anni si cresce ancora
Who you are is not what you did / Quello che hai fatto non determina la persona che sei
You’re still an innocent / Sei ancora innocente.
Time turns flames to embers / Il tempo trasforma le fiamme in brace spenta
You’ll have new semptembers / Avrai delle nuove occasioni
Every one of us has messed up too / Abbiamo tutti commesso degli errori.
La Swift inoltre – durante l’edizione successiva degli MTV Video Music Awards – cantò questo stesso brano, così da dissipare ogni dubbio riguardo il destinatario della canzone.
Lo scandalo di Famous
Le cose sembravano andare per il meglio fra i due, finché non scoppiò una nuova (e ancora più controversa) diatriba. Nel 2016 Kanye West pubblicò il video di Famous, brano estratto dall’album The Life of Pablo. Il video in sé fece grande scalpore poiché mostrava delle statue di cera con le sembianze di diversi personaggi dello show business o della politica americana. Lo scandalo è evidente se si pensa che tutti questi personaggi si trovavano nudi nello stesso letto.
Alla fine del videoclip sullo schermo scorrevano i nomi dei personaggi mostrati, ringraziandoli per il loro “essere famosi”. Fra questi nomi si trovano quello dall’attore statunitense Bill Cosby (condannato per violenza sessuale), di Kim Kardashian (moglie del rapper), di Rihanna (la cui voce campionata è stata usata all’inizio del brano), di Donald Trump (allora non ancora presidente degli Stati Uniti) e anche quello Taylor Swift.
Provocazione o revenge porn?
Si potrebbe pensare a una sorta di provocazione, ma una cosa è certa: il video fece molto scalpore e molti utenti si accorsero che, nonostante le scene di nudo violassero le regole di YouTube, non venne mai rimosso. In ogni caso la diatriba divenne un caso mediatico e, nel bene o nel male, West venne posto sotti i riflettori.
Per ciò che concerne la Swift, il brano è particolarmente ingiurioso a causa della scelta degli appellativi con cui il rapper le si rivolge. Ecco un estratto del testo:
I feel like me and Taylor might still have sex / Credo che io e Taylor potremmo ancora fare sesso
Why? I made that b***h famous / Perché? Perché l’ho resa famosa quella p*****a.
Questo è un chiaro riferimento ai fatti degli MTV Video Music Awards del 2009. A seguito delle accuse West sostenne di aver preventivamente chiesto e ottenuto l’approvazione della Swift per quanto riguarda questa parte di testo (Kim Kardashian fece addirittura circolare in rete una registrazione della conversazione telefonica fra i due cantanti). La popstar, invece, ha negato di aver mai dato il suo consenso, dicendo che ciò che le era stato proposto telefonicamente non rispecchiava la realtà dei fatti e che, in ogni caso, si era fin da subito opposta alla pubblicazione del brano poiché fortemente misogino.
La controversia si è poi riaccesa nel marzo scorso quando la Swift, dal suo profilo Instagram, mise un like a una foto che accusava Kanye West di revenge porn nei suoi confronti (si faceva riferimento proprio a Famous).
Cos’è il revenge porn?
Partiamo dall’inizio: che cos’è il revenge porn? Si parla di revenge porn quando immagini o video personali, solitamente piuttosto spinti, vengono pubblicati in rete da terzi senza il consenso delle persone ritratte, con l’intento di umiliarle, diffamarle o danneggiarle. Si tratta di una forma di abuso sessuale e violenza psicologica molto forte, soprattutto perché le informazioni in rete si diffondono molto velocemente e sono difficili da eradicare.
Trattasi di revenge, dunque di “vendetta”, poiché di solito la pubblicazione del materiale avviene come forma di ricatto dopo una lite, dopo un torto subito o dopo la fine di una relazione. In Italia, nel luglio scorso è stato approvato un l’Articolo 162 ter, riguardante il revenge porn. Gli autori del crimine sono perseguibili penalmente e sono spesso accusati di violazione della privacy, diffamazione o, addirittura, istigazione al suicidio.
Il cavillo del revenge porn
Tornando ora alla diatriba Swift-West, in questo caso ciò che è stato messo in rete è una figura di cera somigliante alla cantante, accostata a un testo che la diffama e che fa allusioni sessuali nei suoi confronti. Si tratta di un messaggio forte, soprattutto se si pensa che nel video sono presenti personaggi accusati di stupro.
Su questo argomento l’opinione pubblica si è divisa. Alcuni concordano con le accuse di revenge porn; altri si trovano in disaccordo, nonostante riconoscano la bassezza del comportamento del rapper. Fra questi ultimi c’è anche Lisa Bloom, famosa avvocatessa statunitense attiva in cause in difesa di vittime di abuso sessuale (fra cui il famoso caso Weinstein). Il cavillo starebbe nel fatto di aver usato una scultura di cera e non immagini della vera cantante. La Bloom afferma che:
Nonostante l’uso di un doppio non sia tecnicamente definibile revenge porn, Taylor Swift ha ragione poiché le immagini che mostrano la scultura sua sosia a letto di fianco a Kanye sono offensive e degradanti. […] Molti di noi sarebbero scioccati e nauseati se qualcuno postasse una foto di nudo palesemente somigliante a noi e la mostrasse a milioni di followers.
Revenge porn? Al lettore la scelta
In molti hanno condannato il comportamento della Swift, ritenendo l’appellativo di revenge porn troppo azzardato e addirittura ingiurioso nei confronti di chi effettivamente è stato ricattato con foto e video privati postati online. Altri l’hanno accusata di fare la vittima solo per cavalcare l’onda dello scandalo e guadagnare delle attenzioni mediatiche in più.
Insomma, sulla vicenda si potrebbero aprire innumerevoli parentesi, così come su molte altre vicende che hanno come base dei reati a sfondo sessuale. Sta al lettore farsi una propria idea dei fatti e, soprattutto, informarsi e sensibilizzarsi sull’argomento tramite un percorso di educazione civica digitale. È importante saper riconoscere le avvisaglie per poter evitare situazioni del genere, denunciando il proprio offensore e tutelando se stessi e gli altri.
A cura di
Alessia Marinoni
FONTI:
CREDITS: