Anno dopo anno, le tecnologie digitali sfornano sul mercato apparecchiature sempre più evolute che vengono incontro alle nostre esigenze. La maggior parte degli utenti però tende ancora a sottovalutare la vulnerabilità dei nuovi sistemi, e non ricorre ad adeguate misure di prevenzione. E la minaccia, purtroppo, si nasconde dietro l’angolo. Quante volte abbiamo sentito parlare di malware?
Cos’è un malware
Il termine malware si riferisce a qualsiasi tipo di programma dannoso sviluppato con lo scopo di infettare un sistema. Nonostante questi non riescano a danneggiare gli hardware (le parti fisiche di un sistema, ndr), invadono i computer per comprometterne le funzioni, rubando, criptando o eliminando dati personali degli utenti, senza che questi se ne accorgano o diano la propria autorizzazione.
Come si contraggono
Come si infiltrano i malware nei nostri computer? Sostanzialmente, ogni volta che ci connettiamo alla rete, siamo esposti a potenziali rischi. Navigare in siti web oggetto di hacking, scaricare file musicali infetti, installare nuove applicazioni e software di provenienza sconosciuta (o comunque non accertata), aprire allegati dannosi contenuti in un’email, scaricare qualsiasi file da internet su un dispositivo che non è dotato di antivirus o di un’applicazione anti-malware di qualità.
Sono tutte operazioni quotidiane che spalancano la porta all’insediamento dei malware all’interno dei nostri dispositivi. Pertanto, è sempre meglio far riferimento a fonti affidabili, evitando di installare app e scaricare allegati provenienti da parti sconosciute o inaffidabili. Di fatto, è sempre importante prestare attenzione alle richieste di autorizzazione che ci vengono presentate prima dell’installazione di un programma, al fine di evitare spiacevoli sorprese.
Tipologie di malware
Esistono varie tipologie di malware:
- Adware: software indesiderati, spesso scaricati inconsapevolmente dall’utente durante la navigazione web o il download di un programma, progettati per presentare messaggi pubblicitari indesiderati;
- Spyware: osservano in segreto le attività dell’utente senza il suo consenso;
- Virus: diretti ad alterare o a bloccare il funzionamento di un computer o di una rete;
- Trojan Horse (“cavallo di Troia”): uno dei più pericolosi, che spesso si presenta sotto forma di qualcosa di utile con lo scopo di ingannare l’utente. È lo strumento attraverso il quale i criminali conseguono l’accesso al computer della vittima, per poi rubarne dati personali (spesso finanziari) e diffondere altre minacce;
- Ransomware: criptano i file di un dispositivo, impedendo all’utente di accedervi. Sono una delle armi più diffuse, in quanto il codice che ne sta alla base è facile da ottenere sul mercato;
- Keylogger: malware che, registrando la pressione dei tasti degli utenti sulla tastiera, memorizzano le informazioni raccolte e le inviano ai criminali. I dati più presi di mira sono informazioni sensibili come nomi utente, password o codici delle carte di credito.
I campanelli d’allarme
Una volta analizzati i diversi tipi di malware che possono attaccarci, è fondamentale essere in grado di riconoscere quando siamo vittima di queste infezioni. La lentezza del computer è uno dei primi segnali della presenza di un malware nel nostro sistema: la riduzione della velocità del sistema operativo, sia nell’utilizzo delle applicazioni che durante la navigazione in internet è una delle principali conseguenze dell’insediamento dei malware.
Un secondo campanello d’allarme è la frequente apparizione sullo schermo di irritanti messaggi pubblicitari (adware, vedi sopra). Se dovesse comparire una scritta come “Congratulazioni! Hai vinto l’ultimo modello di iPhone!”, è raccomandabile non cliccarci sopra. Ancora, blocchi improvvisi del sistema, la comparsa di schermate di errore, una misteriosa perdita di spazio sul disco o, al contrario, un inspiegabile aumento dell’attività del sistema su internet, sono tutti sintomi tipici di un’infezione. Infine, attenzione anche ai segnali uditivi: se dovessimo notare che la ventola inizia a girare precipitosamente, potrebbe essere in corso un’attività malware che sfrutta le risorse di un sistema in background.
Cosa fare se si è vittima di malware
In caso di sospetto di presenza di malware nei nostri dispositivi, la prima misura da adottare è scaricare un programma anti-malware di qualità, come Avira, Avast, Malwarebytes o Norton; installarlo ed eseguire una scansione del sistema. Questi programmi sono progettati per individuare qualsiasi potenziale minaccia sul dispositivo. Una volta accertati che il sistema sia pulito, si consiglia di cambiare la password non solo del PC e del telefono, ma anche dell’indirizzo di posta elettronica, degli account dei social media e dei servizi di pagamento online. La raccomandazione principale è quella di rimanere sempre all’erta, prestando attenzione alle terminazioni dei domini, in particolare quelli diversi da com, it, org, edu o biz, in quanto possono rivelare la dannosità di un sito web.
A cura di
Matteo Allievi
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