Il Southern Poverty Law Centre è un’organizzazione non profit americana specializzata nella tutela dei diritti civili delle persone e impegnata in azioni di public intererest litigation. Il SPLC redige ogni anno una Hate Map nella quale identifica tutti gli Hate Group in America, ossia organizzazioni o gruppi che discriminano o sono violenti verso le minoranze di ogni genere.
Nella Hate Map 2020 è stata inserita anche la Christ The King Reformed Church, una chiesa di Charlotte identificata come Gruppo d’Odio per la sua ideologia suprematista e per aver invocato la cosiddetta cancel culture verso determinate minoranze.
Christ The King Riformed Church
La Christ The King Reformed Church è una chiesa protestante americana con base a Charlotte, USA. Questa parrocchia è diventata protagonista nella cronaca nel 2020 quando il Southern Poverty Law Centre l’ha inserita nella sua annuale Hate Map. Perché una organizzazione religiosa è finita nella lista degli Hate Group?
Durante una funzione, il pastore McAtee ha pregato che i suoi fedeli adottassero la cancel culture nei confronti di omosessualità, immigrazione e pedofilia in quanto ritenute pratiche disonorevoli nei confronti di Dio. Infatti proprio nel video della messa, poi caricato sui social network, McAtee afferma che “cancellare” le tematiche dell’omosessualità e transessualità aiuterebbe i giovani a non cadere nel tranello del demonio conducendo questo stile di vita – a suo dire contro natura. Dopo di ciò, il pastore continua questo appello condannando l’immigrazione illegale, un tema di prim’ordine negli USA.
Quello che emerge da queste dichiarazioni è che cancellando queste tematiche, secondo lui scomode, si fa la volontà di Dio: non farlo comporterebbe, al contrario, l’eliminazione del regno dei cieli o ne precluderebbe l’accesso. Inoltre, il pastore McAtee ribadisce il concetto nel suo blog, Iron Ink, che è stato bloccato dopo che la chiesa di Charlotte è apparsa nella Hate Map.
Secondo le parole del pastore “la diversità è una tirannia esercitata contro i cristiani bianchi e occidentali”
per cui tutto il multiculturalismo e l’apertura al diverso condurrebbero nient’altro che al demonio.
Cancel Culture, Gaslighting e Hate Groups
A partire da queste pesanti accuse del pastore McAtee, il Southern Poverty Law Centre ha classificato la Christ The King Reformed Church come white suprematist perché inneggia alla discriminazione delle minoranze a favore dei cittadini americani bianchi. Inoltre, in questo caso, si può parlare di gaslighting: McAtee sembra voler manipolare le menti dei suoi fedeli attraverso le sue prediche istigandoli all’odio razziale, una procedura che sta alla base di quella che viene indicata come una vera e propria violenza psicologica.
Ma una domanda sorge spontanea: perché un’istituzione religiosa promuove odio tramite pratiche di cancel culture e gaslighting? Queste tematica diventa preponderante se la protagonista è un’istituzione religiosa che dovrebbe fondarsi sull’inclusione, sulla tolleranza e amore verso il prossimo. L’inserimento della chiesa di Charlotte e del suo pastore nella Hate Map è stato un primo segnale che ha condotto a diverse iniziative sul tema della diversity.
Prima fra tutte è la RACE (Raising up All Cultures to Excel) Journey, promossa dalla sovrintendente della Public School di Charlotte Mandy Stewart: con questo progetto si vogliono produrre norme culturali e politiche atte alla costruzione di un sistema anti-razzista all’interno della comunità che supporti l’inclusività e la diversità.
Un’ottima iniziativa che però pone alcuni dubbi: è senz’altro utile l’approvazione di leggi a favore della diversità e dell’inclusione, tuttavia, servirebbe una vera e propria educazione culturale in modo da evitare il ripetersi di situazioni come quelle della chiesa suprematista di Charlotte.
A cura di
Giorgia Simonetti
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