Il viaggio al tempo del Web

Il viaggio al tempo del Web

In principio era l’agenzia viaggio.

Quante volte, camminando per le vie di una città ci siamo soffermati a osservare le vetrine di questi uffici, decorate con splendide fotografie di luoghi esotici e sconosciuti. Spendevamo minuti preziosi a immaginare quale di questi potesse essere la meta perfetta per una vacanza, sfruttando ricordi di nozioni apprese dai libri di geografia oppure da grossi atlanti geografici sfogliati distrattamente per curare la noia; o ancora, da immagini delle pubblicità in tv. Immaginavamo come sarebbe stato questo viaggio: un volo di ore e ore, inframmezzato a volte da lunghi scali in luoghi da esplorare, in attesa di decollare nuovamente. Non si sapeva cosa avremmo trovato una volta giunti a destinazione; tutto era sorpresa, stupore.

 

Il viaggio ieri

A pensarci oggi, sembra quasi impossibile immaginare di partire senza aver pianificato nei minimi dettagli ogni secondo della vacanza, incastrando tutti i tasselli per poter visitare quanti più luoghi possibili nel tempo a disposizione.

Eppure era così che funzionava: si cominciava con un lungo colloquio in agenzia, dove professionisti del settore sfoggiavano il miglior vocabolario per raccontare quello che il cliente avrebbe trovato una volta acquistato il biglietto; il tutto documentato da poster, brochure e guide corredate dalle migliori immagini del luogo, a volte rese volutamente più suggestive. Il rischio di incappare in una vacanza “fallimentare” era molto alto poiché, non potendo accedere a esperienze di altri utenti, era necessario affidarsi a chi vendeva il pacchetto (e anche un po’ alla fortuna): tuttavia, l’esperienza-viaggio era totalizzante. Una volta completata la procedura di acquisto, non restava che contare i giorni che separavano alla partenza, mentre l’immaginazione decollava prima ancora dell’aereo, dipingendo di fronte agli occhi del viaggiatore luoghi, sapori e profumi della meta tanto agognata.

 

Vivere il luogo: il viaggio del passato

Arrivati sul posto, si lasciavano alle spalle le preoccupazioni e ci si immergeva in un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà; non si sentiva il bisogno di stare costantemente attaccati al cellulare, scattare foto da esibire sui social o videochiamare amici e parenti per mostrar loro ciò che si stava vivendo.

Non c’erano nemmeno Google Maps e la sua vocina impersonale a indicare quando girare a destra o a sinistra. Ci si doveva affidare alle proprie doti da osservatori, interpretare l’intricato disegno di vie e vicoli su una mappa e verificare che i nomi scritti sulle cartine corrispondessero a quelli incisi sulle targhe delle strade che si stavano attraversando.  Nei casi peggiori bisognava fermare un passante e guai a farsi sfuggire una parola di quelle che uscivano dalla sua bocca, o si era costretti a ripetere la procedura nel caso in cui la memoria ci tradisse. Poco importava se si sprecavano minuti preziosi alla ricerca della giusta strada da imboccare, in questo modo si viveva appieno il luogo e la sua gente.

 

Viaggiare oggi

Con l’avvento del Web, anche il modo di approcciarsi a una vacanza è cambiato. Se prima era difficile scegliere una sola meta, indecisi tra innumerevoli scenari, ora è sufficiente digitare il nome della destinazione che ci sembra più suggestiva e, in un attimo, si ha accesso a tutte le informazioni a riguardo: è possibile sfogliare immagini, guardare contenuti video pubblicati da persone che hanno visitato il posto, conoscere le loro impressioni attraverso le recensioni. Tutto quello che un tempo veniva realizzato dall’agenzia di viaggio adesso possiamo replicarlo noi stessi con pochi passaggi.

 

Il futuro del settore turistico

Lo sviluppo di nuovi strumenti continuerà a cambiare il volto di questo settore. Una delle novità è la startup Travelino, fondata dal giovane Federico Lima in collaborazione con altri esperti del settore digitale. Questa applicazione vuole rendere i servizi e le offerte del settore turistico accessibili a tutte le fasce di consumatori (anche quelle meno avvezze all’utilizzo della Rete) attraverso l’utilizzo di un robot a intelligenza artificiale attivabile con un click mentre si utilizza la propria app di messaggistica preferita. Attraverso un semplice messaggio o una nota vocale sarà in grado di proporre all’utente le offerte più competitive per organizzare la vacanza.

In conclusione, se da un lato l’utilizzo sempre più massiccio del Web garantisce sicurezza e rapidità nelle operazioni, dall’altro sta radicalmente trasformando il nostro modo di vivere il viaggio. Si sta perdendo progressivamente quel senso di stupore e meraviglia che ci accompagnava in passato. Resta da capire come si evolverà l’intricato rapporto tra Web e turismo e quanto ancora il primo condizionerà il secondo, ma soprattutto quale sarà la risposta degli operatori turistici che si troveranno ad approcciarsi a una clientela sempre meno avvezza alla sorpresa.

 

A cura di:

Giusy Pitzeri


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