Nella realtà virtuale ognuno ha una propria identità. È importante proteggerla e preservarla e questo è possibile grazie alle norme dell’UE per la tutela dei dati personali. Queste normative difendono l’identità digitale degli utenti del web in vari contesti: per esempio quando si effettuano acquisti online, quando si risponde a un’offerta di lavoro o quando semplicemente si naviga in rete.
L’utilizzo dei dati personali da parte delle aziende
I dati personali possono essere utilizzati da aziende e da organizzazioni a seguito del consenso da parte dell’utente. Il singolo concede la possibilità di utilizzo dei dati firmando un modulo, oppure scegliendo sì tra due opzioni sul web. Prima di sottoscrivere il consenso è necessario informarsi riguardo l’uso che verrà fatto di questi dati, così da essere pienamente consapevoli dei rischi. Ovviamente il consenso può essere revocato in qualsiasi istante. Da quel momento in poi l’azienda non potrà più usare le informazioni precedentemente acquisite.
Acquisti online e campagne pubblicitarie
Quando si compra qualcosa online, è necessario fornire informazioni personali al fine di ricevere la merce e seguirne i movimenti. I recapiti telefonici e la mail sono quasi sempre obbligatori. Nel momento in cui si autorizza l’azienda, questa si troverà nella posizione di inviare campagne pubblicitarie ai propri contatti. Quindi, se in passato è stato acquistato un biglietto per un concerto, è probabile che si riceveranno in futuro mail promozionali per eventi di questo tipo. L’unico modo per bloccare questa pubblicità è ritirare il consenso al trattamento dei dati personali.
Trattamento dei dati personali nel caso di minori
Per i minori è necessario fare un discorso a parte. Oggi sono sempre di più gli under 18 che utilizzano dispositivi per navigare online. Prima di tutto è bene che un adulto vigili costantemente su di loro, così da controllarne l’attività in rete ed eventualmente firmare il consenso per il trattamento dei dati del minore. I ragazzi possono fare a meno del consenso dato dall’adulto solo a partire dai sedici anni (questa è per esempio l’età minima per potersi iscrivere a social come Facebook o Instagram).
Ogni azienda deve agire nella completa chiarezza. Per questo l’utente ha diritto a ottenere una copia gratuita dei dati personali concessi a quella determinata organizzazione. L’ente ha l’obbligo di rispondere entro un mese fornendo al cliente il materiale richiesto.
Errare è umano
È possibile commettere errori nella compilazione dei questionari sui dati personali. Nulla di preoccupante perché, anche in questo caso, l’utente può liberamente correggere le informazioni riguardo la propria persona. Le correzioni possono avvenire anche in ragione di cambiamenti legati alla vita del singolo: per esempio il cambio di residenza, dello stato coniugale, ecc. In questo caso si parla di aggiornamento dei dati.
Dati personali e diritto all’oblio
Le norme prevedono che l’utente possa cancellare i propri dati in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo, per esempio nel caso in cui ne venga fatto un uso improprio o inesatto. Nel momento in cui ci si appella al diritto all’oblio, le aziende devono informare di tale richiesta ogni sito web su cui sono stati precedentemente condivisi i dati personali.
I dati personali possono essere violati: ovvero persi o recuperati illegalmente da terzi. In questo caso, il responsabile del trattamento dei dati (ovvero l’ente a cui era stato concesso il consenso) deve fare una segnalazione all’autorità nazionale per la protezione dei dati. L’utente deve inoltre essere informato in tempo reale su quanto accaduto. Ovviamente è diritto dell’utente appellarsi alle forze dell’ordine nel caso di anomalie nel trattamento dei dati. L’autorità competente ha l’obbligo di svolgere indagini e rispondere entro 3 mesi dalla denuncia. Si può arrivare anche a una causa legale senza passare attraverso l’autorità nazionale per la protezione dei dati. In caso di vittoria potrebbero esserci risarcimenti per danni materiali e immateriali.
Cosa sono i cookie?
I cookie sono piccoli file di testo che un sito web chiede al browser di memorizzare sul computer o sul dispositivo mobile. Servono per rendere i siti web più efficienti salvando le preferenze di ciascun utente. Sono le tracce che vengono lasciate nel momento in cui si naviga su internet. Hanno scopi prevalentemente pubblicitari basati sui gusti dell’utenza: se si è cercata una lavatrice, è facile che la pubblicità successiva rimandi a qualche offerta legata a questo elettrodomestico.
Tutti i siti che usano i cookie devono avvisare la loro utenza, chiedere il consenso e offrire eventualmente la possibilità di revocarlo.
A cura di
Eleonora Corso
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