Uno dei mezzi di comunicazione più efficaci per contattare amici e familiari sono sicuramente le chat Whatsapp. Che sia per comunicare con la propria famiglia, con i propri amici o all’interno dell’ambiente lavorativo, Whatsapp è diventato uno degli strumenti social più utilizzati. Proprio per questo motivo è nata una vera e propria netiquette con tutta una serie di pratiche da seguire per utilizzare al meglio la piattaforma social. Una delle pratiche da evitare usando Whatsapp è sicuramente quella del ghosting. Ma di cosa si tratta e quali strumenti Whatsapp offre per ovviare al problema?
Chat Whatsapp: il problema del ghosting
Sulle chat di Whatsapp è possibile imbattersi in utenti che praticano ghosting. Letteralmente ghosting significa sparire nel nulla come un fantasma. Il ghosting consiste quindi nella sparizione improvvisa di una persona dal nostro radar social. In questa maniera si va a troncare i ponti con un contatto, senza affrontarlo direttamente. Sui social si tratta di una pratica molto diffusa, che può avere diverse conseguenze a livello psicologico. Questo fenomeno, riguarda soprattutto le relazioni d’amore, ma non è detto che anche i rapporti di amicizia non ne siano interessati. Il ghosting è molto diffuso tra i giovani, in particolare della fascia di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Quest’ultima, infatti, è quella più attiva tra i social network.
Come avviene in ghosting su Whatsapp?
Ma come avviene praticamente il ghosting su Whatsapp e quali sono i segnali per riconoscere di esserne stati vittime? Se sei stato bloccato, allora quasi certamente sei stato vittima di ghosting. In questo modo, l’interlocutore blocca il contatto, di fatto non permettendo l’invio di messaggi, link, media o documenti. In sostanza, il nostro contatto rimane sulla piattaforma, ma l’altra persona che ha deciso di bloccarci non visualizzerà più gli aggiornamenti di stato, le notifiche, i messaggi, e in generale tutta l’attività social della persona bloccata sulla piattaforma.
La piattaforma non informerà mai la persona oggetto del blocco. Tuttavia, è possibile, attraverso alcuni indizi, capire se si è vittime di ghosting sulle chat Whatsapp.
Chat Whatsapp: come capire se si è vittime di ghosting
Per capire se il nostro interlocutore ci ha bloccati sulla chat Whatsapp bisogna fare attenzione ad alcune dinamiche. Un primo indizio, che pur tuttavia non risulta determinante nel capire se si è stati vittime di ghosting è notare se sia presente, tra le informazioni di contatto, l’immagine del profilo. Se quest’ultima non è presente, allora questo potrebbe essere un primo indizio di ghosting. Un altro elemento utile è andare a notare se è presente o meno l’ultimo accesso sulla piattaforma. All’interno delle impostazioni della privacy di Whatsapp, infatti, gli utenti hanno la possibilità di rendere visibile ai propri contatti l’ora del loro ultimo accesso. Se non si visualizza quest’informazione, allora c’è la possibilità di essere stati vittime di ghosting. Tuttavia, anche questo non risulta essere un indizio determinante. Infatti, alcuni utenti decidono di impostare delle opzioni di privacy più rigide e decidono di non condividere il loro ultimo accesso. Un indizio che può rivestire maggiore peso nel determinare se si è stati bloccati è se, nell’inviare un messaggio, anche dopo un periodo piuttosto lungo di tempo, rimane la spunta singola grigia. Nelle metriche delle chat di Whatsapp, infatti, una singola spunta grigia significa che il messaggio non è stato ancora ricevuto dal destinatario. Questo è uno degli indizi più rilevanti, in quanto oggigiorno, si ha sempre lo smartphone a portata di mano ed è quindi poco probabile che il destinatario rimanga a lungo senza visualizzare il messaggio.
Whatsapp e il nuovo strumento per silenziare le chat
Recentemente, Whatsapp ha migliorato notevolmente la navigazione dei propri utenti attraverso la possibilità di silenziare le chat non gradite, introducendo l’opzione “per sempre”. L’utente potrà sempre cambiare idea e decidere di riattivare le notifiche alle chat, in qualsiasi momento. Questo nuovo strumento, consentirà una navigazione più serena per gli utenti e permettere così di avere maggiore controllo sulla propria navigazione, dovendo così evitare di arrivare, nei casi più estremi, a praticare ghosting.
A cura di
Miriam Salamone
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