L’attuale pandemia di Covid-19 ha portato con sé l’arresto di numerose attività economiche, sociali e sportive in tutto il mondo. Importanti manifestazioni sportive sono state sospese e rinviate, comprese le Olimpiadi di Tokyo 2020. Così il Circus della Formula 1, nell’attesa di poter riprendere il normale svolgimento del mondiale 2020, ha deciso di organizzare il Virtual Grand Prix Series, approdando così nel mondo degli eSports: è nata la F1 eSports.
Cosa sono gli eSports?
Il termine eSport nasce dall’abbreviazione dell’espressione inglese “electronic sports”, che significa letteralmente “sport elettronici”. Esso indica tornei di videogames a livello competitivo, in cui partecipano giocatori professionisti.
Gli eSports nascono nel lontano 1972, quando venne organizzato un piccolo torneo di Spacewar all’Università di Stanford. L’evento fu sponsorizzato dalla famosa rivista musicale Rolling Stone. Il fenomeno degli eSport inizia però a svilupparsi in maniera significativa solo verso la fine degli anni Novanta, con la nascita delle grandi competizioni sponsorizzate come la Cyberathlete Professional League. Tutto ciò ha portato alla nascita dei giocatori professionisti, riuniti in leghe e squadre competitive ormai presenti in tutto il mondo.
Le finali degli eSports vengono organizzate esattamente come qualsiasi altro evento sportivo, con tanto di pubblico, arbitri e commentatori specializzati, mentre le fasi preliminari si svolgono su piattaforme online come Twitch. Oggi le competizioni internazionali di videogames più note sono sicuramente il World Cyber Games e l’Electronic Sports World Cup.
Rob Pardo, uno dei creatori del celebre videogame World of Warcraft, nel 2014 propose addirittura di inserire gli eSports tra le discipline olimpiche. Ancora oggi gli eSports non fanno parte del medagliere, ma tra gli eventi che avrebbero dovuto anticipare i giochi di Tokyo 2020 erano stati programmati due tornei competitivi di Rocket League e Street Fighter V, a dimostrazione dell’importanza raggiunta da questo fenomeno.
F1 eSports: cos’è il Virtual Grand Prix Series?
In questi ultimi mesi anche la Formula 1 è entrata a far parte del mondo degli eSports. Com’è noto il mondiale F1 è stato sospeso a causa del Covid-19. Nell’attesa di riprendere le gare il prossimo giugno, il Circus della F1 ha deciso di organizzare delle gare virtuali, dando vita così agli F1 eSports con il Virtual Grand Prix Series. Come spiega Filippo Vendrame di HDMotori.it:
“La serie è stata creata per consentire ai fan di continuare a guardare virtualmente le gare di Formula 1 in attesa di poter assistere a quelle vere. Queste sfide virtuali si svolgeranno nelle stesse date in cui si dovevano correre i GP posticipati o annullati”
Ma non saranno dei giocatori professionisti a cimentarsi in questi F1 eSport, bensì gli stessi piloti di Formula 1 insieme ad alcuni ospiti illustri. Lo svolgimento delle gare del Virtual Grand Prix Series è molto semplice: i piloti si connettono tutti da remoto per sfidarsi su “F1 2019”, il videogame ufficiale della F1 creato da Codemaster. Esso è in grado di simulare una vera e proprio gran premio e di riprodurre tutti i tracciati del motomondiale.
Gli organizzatori del Virtual Grand Prix Series hanno così stabilito di svolgere virtualmente le tappe sospese sugli stessi identici tracciati, negli stessi giorni previsti dal calendario del motomondiale. Anche la durata di questi gran premi virtuali (circa 90 minuti) rispetta quella delle gare reali. Ovviamente non tutti i piloti possiedono le stesse skills nei videogiochi, dunque gli organizzatori degli F1 eSports hanno deciso di adottare delle agevolazioni per i neofiti, così da realizzare delle gare equilibrate. È possibile assistere a queste gare virtuali in live streaming sui vari canali ufficiali della Formula 1, presenti su YouTube, Twitch, Facebook e sul sito web F1.com.
Il calendario del Virtual Grand Prix Series
Gli F1 eSports si sono aperti con la prima tappa del Virtual Grand Prix Series lo scorso 22 marzo, con il Virtual Bahrein GP. Si sono poi svolti i gran premi di Australia, Cina, Olanda e Spagna. Le ultime due gare virtuali sono il 24 maggio, con il Virtual Monaco GP, e il 7 giugno con la tappa finale del Virtual Grand Prix Series sul celebre tracciato (virtuale) di Baku, in Azerbaigian.
Ovviamente gli F1 eSports non influiranno sulla classifica del motomondiale, in quanto l’unisco scopo di questa iniziativa è quello di regalare un momento di svago e di divertimento agli amanti della Formula 1 e ai suoi protagonisti in questo momento storico particolare. Infatti, come afferma Frank Sagnier, chief executive officer di Codemaster:
“Con gli eventi sportivi attualmente sospesi in tutto il mondo, è fantastico il fatto che il gioco ufficiale della Formula 1 possa aiutare a riempire questo vuoto”.
Julian Tan, responsabile del Digital Business Initiatives and eSports, ha messo in evidenza l’aiuto come gli eSport hanno supportato il mondo dello sport in questo periodo complicato. L’auspicio è che questa pandemia di Coronavirus possa finalmente portare ad un riconoscimento dell’importanza economica e soprattutto culturale degli eSports.
A cura di
Valeria Vinzia
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