Ultimamente la parola gamification è sempre più utilizzata in diversi contesti. Sempre più aziende, infatti, la utilizzano per creare user experiences ricche e coinvolgenti. Si tratta di realtà operanti sia all’interno del settore privato sia di quello pubblico. Sebbene la pratica della gamification sia collegata a quella del gaming, viene utilizzata anche nel settore marketing, ma non solo. Essa trova le più disparate applicazioni nel settore dei servizi. Ma quali sono nello specifico, le caratteristiche della gamification e quali sono le tecniche e i campi di applicazione più frequenti?
Gamification: una definizione
La parola gamification deriva dall’inglese e viene tradotta in italiano con ludicizzazione. Esistono diverse definizioni di gamification. In generale, indica la pratica, ormai diffusa, che consiste nell’utilizzo di elementi presi in prestito dall’industria del gaming per creare user experiences coinvolgenti ed entusiasmanti. Di solito, elementi del game design e tecniche mirate alla motivazione del consumatore sono parte integrante della gamification. Diviene quindi un potente strumento di marketing che, utilizzato in contesti non ludici, permette di emozionare il cliente, ampliando così il range di esperienze provate dall’utente.
Tecniche della gamification: l’utilizzo delle meccaniche di gioco
Alla base della gamification vi è l’utilizzo delle cosiddette meccaniche di gioco, un set di strumenti utilizzati dai game designer durante la progettazione dei videogiochi. Tra queste, per esempio, l’utilizzo di un sistema a punti, livelli e classifiche. Queste ultime sono tra le metriche più utilizzate quando si parla di online gaming. Servono per andare ad analizzare le performance del giocatore, e si configurano anche come un continuo stimolo volto al miglioramento delle sue prestazioni di gioco. Il giocatore vive all’interno del gioco delle avvincenti avventure che lo portano a provare esperienze che non è replicare nella vita reale e soprattutto, a sentirsi parte di qualcosa. L’obiettivo è quello di completare la missione e raggiungere obiettivi predeterminati nel gioco. Al raggiungimento di questi obiettivi consegue il miglioramento delle capacità del giocatore che, di fatto, è portato dall’esperienza ludica a migliorare il proprio comportamento nella vita reale.
Il gioco per consolidare il rapporto con il cliente
Alla base della gamification non ci sono solo regole e metriche proprie del gioco, ma un’interazione costante tra realtà aumentata e mondo reale. La realtà aumentata arricchisce e amplifica alcuni elementi di quello reale. La user experience si trasforma in gioco. L’elemento ludico si pone alla base del rapporto tra brand e cliente, trasformando l’esperienza di fruizione di un determinato servizio o prodotto. Si tratta di condurre l’utente attraverso un percorso di gioco che ha come obiettivo quello di porlo al centro dell’esperienza di gioco. L’esperienza immersiva porterà il gamer a vivere un’avventura interamente pensata e ideata per lui. Questo avrà, alla fine del percorso, un’importante conseguenza: l’utente si sentirà parte integrante di qualcosa, e questo a sua volta aumenterà la brand awareness, ossia la consapevolezza che il cliente ha del brand in questione.
I campi di applicazione della gamification
La gamification ha diversi campi di applicazione. Si tratta di un’importante risorsa che negli ultimi anni è stata sempre più utilizzata nel marketing di grandi e media aziende. Essa consente di ricreare un ambiente interattivo in grado di generare uno storytelling molto coinvolgente. L’utente si sentirà parte attiva di questa storia e sentirà maggiore engagement nei confronti del brand in questione.
Tra gli esempi classici di gamification applicata al marketing c’è quello di Coca-Cola attraverso la campagna promozionale multipiattaforma Shake it. Quest’ultima ha portato a nove milioni di visualizzazioni della campagna promozionale su YouTube e a più di trecentomila download dell’app utilizzata per la campagna.
Grandi aziende, ma non solo
Ma non sono solo le grandi aziende ad utilizzare la gamification. Tra gli altri campi di applicazione c’è l’utilizzo della gamification per la valorizzazione del patrimonio artistico e museale. Musei e teatri hanno infatti utilizzato tecniche proprie della realtà virtuale ed aumentata per consentire una fruizione a 360 gradi delle proprie opere, consentendo così di arricchire l’esperienza della visita attraverso l’utilizzo di visori AR, percorsi interattivi ed informazioni aggiuntive sulle opere d’arte.
Infine, un altro campo in cui la gamification viene ampliamente utilizzato è la scuola. Grazie alla gamification è possibile creare un ambiente di apprendimento interattivo stimolante e coinvolgente, in grado di mantenere alta la soglia di attenzione degli studenti.
La gamification può avere molti campi di applicazione. Si tratta di una pratica sempre più utilizzata e che sta ricevendo sempre maggiori consensi. Sicuramente, si tratta di un trend in crescita e da tenere d’occhio.
A cura di
Miriam Salamone
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