Clubhouse

Tra le ultime tendenze riguardanti i Social Media c’è Clubhouse. Si tratta di un social di soli messaggi vocali che sta spopolando tra gli utenti. Clubhouse si configura come una piattaforma di soli audio, e questa caratteristica rappresenta una sorta di rivoluzione. Infatti, l’utilizzo esclusivo di messaggi audio alla base di un social non era mai avvenuto prima. Si presenta come un social in cui gli utenti si riuniscono in spazi particolari, chiamati stanze, e parlano di una grande varietà di argomenti. Ma di cosa si tratta nello specifico, e quali sono le caratteristiche peculiari di questo nuovo social?

La storia recente di Clubhouse

Rispetto ad altri social network, Clubhouse ha un’origine recentissima. Nasce, infatti, nel 2020 dalle menti di Paul Davison e Rohan Seth, che di digitale se ne intendono parecchio. Infatti, nel loro CV ci sono esperienze per big tech corporations come Pinterest e Google. Clubhouse appartiene alla società Alpha Exploration e ha da subito bruciato le tappe. Dopo soli tre mesi e un investimento di 12 milioni, l’app era già valutata ben 100 milioni. A contribuire al successo della piattaforma c’è anche il coinvolgimento di investitori di spicco della Silicon Valley. A vedere del potenziale ed investire nell’app c’è, infatti, il fondo di venture capital Andreessen Horowitz, che aveva già investito agli esordi di Facebook, Twitter e AirBnB, app che poi sarebbero diventate le più utilizzate dagli utenti. Inoltre, tra gli utenti di Clubhouse ci sono personaggi  di eccezione, come per esempio Elon Musk, che hanno contribuito alla visibilità del social.

Clubhouse: le caratteristiche tecniche

La caratteristica principale di Clubhouse è che le interazioni tra gli utenti vengono effettuate utilizzando esclusivamente la voce. Il funzionamento, infatti, è basato sullo scambio di messaggi vocali su un argomento specifico all’interno di una stanza. Una caratteristica peculiare di Clubhouse rispetto ad altri Social Media è che, successivamente alla chiusura della stanza, lo scambio di messaggi tra gli utenti viene automaticamente cancellato. Secondo la piattaforma, i messaggi scambiati non vengono salvati, a meno che non ci sia una segnalazione di comprovata violazione delle regole della piattaforma. Un altro elemento che contribuisce a rendere Clubhouse unico è la modalità di accesso alla piattaforma. Infatti, per accedere, è necessario possedere un invito di un altro membro della piattaforma. Questo conferisce un’aura di maggiore esclusività al neonato social.

Le regole della piattaforma

Per accedere, non è solo necessario ottenere l’invito di un altro membro già iscritto alla piattaforma. È necessario, inoltre, avere raggiunto la maggiore età. Tra le restrizioni, c’è l’impossibilità di utilizzare nickname o pseudonimi. Per accedere è necessario usare la propria identità, che deve essere verificata al momento dell’iscrizione. Tra le regole c’è la condanna di qualsiasi forma di abuso e di bullismo perpetrato a qualunque membro della community. Membri che, però, non sono tutti uguali. Gli utenti si dividono, infatti, in tre categorie: i moderatori, gli ascoltatori e gli speakers, ovvero coloro che parlano e diffondono i contenuti di cui gli altri utenti possono usufruire. I moderatori hanno invece la facoltà di poter espellere gli altri utenti dalla stanza, stabilire i turni di parola e organizzare gli incontri invitando gli speaker. Gli ascoltatori, dal canto loro, non hanno solo un ruolo passivo, ma possono chiedere di intervenire attivamente all’interno della stanza. Idealmente, Clubhouse si configura quindi come un grande contenitore di canali podcast esclusivi al quale è possibile accedere solo mediante invito.

I dubbi sollevati sui pericoli della piattaforma

Alcuni utenti hanno sollevato alcuni dubbi sui pericoli che si celerebbero dietro la piattaforma. Infatti, proprio l’esclusività di Clubhouse e la potenziale riservatezza che offre agli utenti potrebbe essere la causa della diffusione di materiale illegale o che potrebbe spingere gli utenti all’hate speech. Sebbene vi sia la possibilità di segnalazione dei contenuti, non è così scontato che l’utente segnali il contenuto. Infatti, le stanze di Clubhouse potrebbero portare ad un’accentuazione del fenomeno della filter bubble. Questo è dovuto al fatto che ogni stanza raccoglie di solito utenti con interessi comuni. Il che potrebbe portare allo sviluppo e alla diffusione di contenuti razziali, tendenti all’odio, al bullismo o a qualsiasi altro tipo di comportamento nocivo verso gli altri. Gli interrogativi che si aprono quindi sull’uso della nuova piattaforma social sono diversi. Interrogativi che non riguardano solo eventuali usi inappropriati, ma anche riguardanti il futuro del social nascente. Sebbene l’inizio sia stato brillante e sebbene abbia raccolto l’entusiasmo dei mercati e gli investitori, bisogna attendere per vedere se gli utenti continueranno ad utilizzare e ad apprezzare la piattaforma.

A cura di

Miriam Salamone


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