Il Cyber Flashing è un fenomeno, sempre più comune, che sta minacciando quotidianamente la sicurezza del mondo digitale. Questo consiste nell’invio, a titolo anonimo, di immagini con contenuti espliciti e offensivi a dei perfetti sconosciuti tramite l’opzione di AirDrop negli iPhone; mentre per quanto riguarda gli altri smartphone, semplicemente attraverso il Bluetooth.
Questa funzionalità dei cellulari marchiati Apple permette di condividere foto con persone “a random”, basta che queste si trovino entro un certo raggio di distanza. Generalmente si tratta di nudes del mittente stesso oppure di immagini provenienti dal web che potrebbero urtare la sensibilità dello sfortunato destinatario, che sia un adulto, un anziano, o un ragazzino; nessuno è escluso o immune.
Come funziona il Cyber Flashing?
L’invio di queste immagine pornografiche avviene in modo anonimo e l’unico elemento che si può vedere – a parte l’anteprima (ahimè non censurata!) – è il nome di quell’iPhone incriminato, che può essere tranquillamente personalizzato dall’utente. È una pratica che viene messa in atto soprattutto nei luoghi/mezzi pubblici affollati, ossia in quei posti in cui “l’imputato” ha più possibilità di pescare nuove vittime, passando inosservato tra la folla.
Chi può mandare le foto?
Chiunque in possesso di un iPhone può essere il carnefice, e così ugualmente chiunque può ricadere nei panni di vittima. Come tutte le funzioni, anche quella di AirDrop, perché sia possibile ricevere queste brutte sorprese, deve essere attiva. Ma l’abilitazione non è la sola condizione. L’utente bersagliato deve trovarsi nelle vicinanze, e soprattutto il suo AirDrop deve risultare “visibile a tutti”. Ovviamente queste impostazioni, che spesso si attivano di default, possono essere modificate per fare in modo che lo smartphone possa essere intercettato solamente da chi si desidera, nonché dalla propria lista contatti.
Cyber Flashing e minori
Il rischio maggiore riguarda sicuramente la categoria dei minorenni che, in caso di Cyber Flashing, vengono forzatamente sottoposti alla visione di queste immagini forti. Al giorno d’oggi, la maggior parte dei minori è in possesso degli smartphone più avanzati e tecnologici. Il brand della mela rappresenta la novità per antonomasia e, di conseguenza, ha sempre riscosso un gran successo, specialmente tra questi ultimi.
Questi telefoni contengono una quantità di funzioni e di features di cui spesso i giovani non sono a conoscenza. I ragazzi li usano principalmente per chiamare, scattare qualche foto, navigare in rete e ovviamente sui social network. Si può affermare quindi che l’utilizzo che ne fanno è abbastanza limitato rispetto a quello che, in realtà, questi apparecchi offrono.
Se da un lato la tecnologia costituisce innovazione e progresso, dall’altro, se la si sfrutta in maniera sbagliata, può diventare un mezzo alquanto pericoloso. Per questo motivo è auspicabile che chiunque decida di acquistare questo tipo di smartphone sia al corrente delle sue potenzialità e, allo stesso tempo, sappia riconoscere i rischi in cui si potrebbe imbattere.
Il Cyber Flashing sembrerebbe essere molto diffuso nella questa fascia d’età dei minori. Le indagini svolte nel 2018 in Australia dimostrano che il fenomeno è in aumento. In un articolo redatto da Tom Livingstone sul sito News.com.au, emerge come i ragazzi si stiano mettendo a rischio e stiano sottovalutando enormemente le conseguenze connesse a questo fenomeno, semplicemente perché lo etichettano come scherzo, una burla che non arreca alcun danno concreto.
Cyber Flashing: casi e statistiche
La donna inglese
L’utilizzo del termine Cyber Flashing si è affermato nel 2015, dopo che una donna inglese, mentre era sull’autobus in viaggio per casa, ha ricevuto due foto porno. La donna poi, inorridita, ha denunciato il fatto alla BTP (British Transport Police) che però non ha ritenuto i dati e le prove sufficienti per approfondire la vicenda.
Britta Carlson
Come riporta il «New York Post», nel 2017 una ragazza ventottenne di nome Britta Carlson è stata il bersaglio casuale di questo terribile trend. Si trovava a New York in metro ed era diretta verso un concerto quando ha ricevuto una misteriosa notifica con scritto: “iPhone 1 vorrebbe condividere qualcosa con te”. Dopo aver accettato, ha dovuto assistere a un triste spettacolo: una “fotomembro” dalla quale è rimasta parecchio disgustata.
Frankie Navisch
Frankie Navisch, trentacinquenne americana, racconta come, dopo essere scesa dal treno nella stazione di Penn, abbia ricevuto un invito ad accettare una foto. Dopo averla aperta si è sentita davvero frustrata e turbata, pensando al fatto che quel telefono avrebbe potuto appartenere a un/a ragazzo/a ancora minorenne.
Questi esempi specifici riguardano donne. Infatti, le percentuali dimostrano che l’88% delle vittime è di genere femminile e che il 57% è incluso nella fascia d’età che va dai 21 ai 30 anni.
Come prevenire il Cyber Flashing?
Disattivare AirDrop
In riferimento all’iPhone, innanzitutto, è necessario intervenire sulle impostazioni, tappare su “Generali” e cercare la voce “AirDrop”. A questo punto ci sono tre opzioni:
- Ricezione non attiva;
- Solo contatti;
- Tutti.
Si può scegliere quindi se disabilitare completamente la funzione oppure se consentire l’intercettazione/l’accesso al proprio telefono solo alla lista contatti, ovvero a persone note.
Fare gli aggiornamenti
Per fare in modo che il telefono sia sempre al sicuro, conviene aggiornare sempre le apps e assicurarsi che siano all’ultima versione in termini di sicurezza.
Non accettare file dagli sconosciuti
Proprio come le famose caramelle offerte dagli sconosciuti, non è bene fidarsi neanche dei file provenienti da ignoti. Se non si conosce personalmente il mittente, conviene fare un passo indietro e rifiutare il file, qualunque sia la sua natura. I mittenti anonimi lo sono per un motivo, e la scelta di mascherare la propria identità è un evidente campanello d’allarme.
A cura di
Rebecca Brighton
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