Bulimia informativa: i rischi dell’informazione eccessiva

La digitalizzazione del nostro mondo ha trasformato schermi e terminali in enormi canali per il trasferimento di dati e informazioni ad uso e consumo dell’utente. Tuttavia può capitare che un sito o un forum contengano così tante informazioni da provocare una grande confusione nella mente del lettore, lasciandolo interdetto o incapace di discriminare: nasce così la “Bulimia informativa”.

Di cosa si tratta?

Il termine “Information Overload” è stato coniato nel 1964 da Beltram Gross, professore di Scienze Politiche. Secondo la sua definizione letterale, questo processo si verifica quando “l’input in un sistema supera la sua capacità di elaborazione“. In pratica, se vengono date troppe informazioni a coloro che devono prendere una decisione, si verificherà un calo nella qualità delle loro scelte. Se tuttavia un tempo questo problema colpiva solo la classe dirigente, oggi la Bulimia Informativa colpisce anche e soprattutto gli utenti comuni.

Facciamo un esempio pratico: abbiamo deciso di comprare un nuovo capo di abbigliamento su una piattaforma online come Amazon o Ebay. Dopo aver inserito le parole chiave nella barra di ricerca, ci troviamo davanti una lunga serie di risultati suddivisi per prezzo, tempi di spedizione, qualità e nazione di origine; a questo bisogna unire le caratteristiche del prodotto, i materiali, eventuali accorgimenti su lavaggio e stiratura e via dicendo.

L’utente comune rimane letteralmente “impantanato” in una serie costante e massiccia di informazioni che non è in grado di processare da solo. Il risultato è quasi sempre un errore nella scelta del prodotto e, nel complesso, una larga insoddisfazione personale. Questo fenomeno, tuttavia, non coinvolge solo l’e-commerce, ma ogni singolo mezzo di informazione a noi disponibile nell’era del digitale.

Le cause del fenomeno

Come abbiamo già accennato, con l’aumentare delle tecnologie e delle connessioni in nostro possesso, si è verificato un aumento esponenziale delle informazioni a noi accessibili, nonché una grossa confusione. Pensiamo soltanto alla televisione italiana: l’informazione è divisa in almeno sette canali diversi (parte di Rai e Mediaset), ciascuno dei quali manda in onda il proprio notiziario ogni giorno. Ciascun notiziario ha i propri inviati che parlano in modo diverso di una notizia.

Il risultato è una quantità enorme di dati che un comune cittadino fatica a mettere insieme, costringendolo ad isolarsi su un solo canale di sua scelta. Anche mettendo a confronto le notizie si possono notare spesso grosse discrepanze tra un programma e un altro. La compulsività nella creazione di informazioni di largo consumo è un limite molto grande per la società moderna e rischia di creare ulteriori divisioni tra le persone.

Così come la televisione, anche Internet è, sfortunatamente, un rubinetto di informazioni sempre aperto. La quantità di informazioni cresce quotidianamente parallelamente ai mezzi di informazione a noi disponibili. Questi non includono soltanto i canali ufficiali, ma anche i miliardi di forums e community non registrati che si pongono l’obbiettivo di diffondere notizie. E’ sufficiente questo per farsi una idea di quanto sia semplice creare uno strumento per diffondere o manipolare l’informazione.

Come evitare la Bulimia Informativa

Potremmo identificare il nucleo di questo fenomeno nella dicitura inglese “Quantity over quality” ossia “Quantità più che qualità”. Molto spesso, l’Information Overload tende a riversare nelle persone una quantità di dati che non hanno alcuna correlazione tra loro, ma che sono di facile lettura e comprensione. Questo include layout spesso accattivanti, titoli in grassetto e una serie di colori che aiutino ad identificare la fonte anche per il futuro.

Garantire una corretta e chiara informazione dovrebbe essere dovere di tutti coloro i quali si addentrano in questo campo. Esistono, fortunatamente, diversi accorgimenti che possono essere utilizzati per diffondere i dati nella maniera più corretta e graduale possibile. Bisogna innanzitutto essere chiari e concisi; l’uso di frasi troppo lunghe rischia di far perdere l’orientamento all’utente. E’ altresì importante supportare le notizie con un adeguato numero di fonti che le persone possano verificare e controllare per ottenere altre informazioni.

L’uso corretto dei sistemi per mantenere un sistema di diffusione chiaro e pulito è il primo passo per mantenere la fedeltà di un lettore. Questo non vale solo per forum e giornali, ma per qualsiasi mezzo di diffusione che includa, in qualche modo, l’attenzione del pubblico. E’ possibile in ogni caso fare uso di titoli accattivanti, purché questi rispecchino al massimo il contenuto dei testi e non manipolino inutilmente le informazioni trasmesse.

Informarsi su Internet è come farsi una bevuta da un idrante – Mitchell Xapor

A cura di

Francesco Antoniozzi


Fonti:

Interaction-design.org

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