BlackBerry: quando la tecnologia diventò uno status

BlackBerry: quando la tecnologia diventò uno status

Dallo scorso gennaio i modelli di Blackberry con omonimo sistema operativo sono ufficialmente andati in pensione: anche le funzioni di base (come chiamate, SMS e navigazione in Rete) non sono più garantite. Per i più giovani BlackBerry non significa molto; se ne può avere qualche conoscenza tramite film o foto. La nascita dei BlackBerry, tuttavia, ha avviato lo sviluppo dei più moderni smartphone e vale la pena di ripercorrerne la parabola ora che la storia si è definitivamente conclusa.

La nascita di BlackBerry

La storia di BlackBerry (ai tempi Research in Motion, RIM) prende il via nel 1984, ma per ciò che riguarda i primi dispositivi portatili dobbiamo considerare come anno fondamentale il 1999 con l’uscita del BlackBerry 850, una sorta di cercapersone avanzato con una tastiera Qwerty fisica. La vera novità, tuttavia, è la possibilità di ricevere e-mail direttamente su questo dispositivo: non è più necessario essere davanti a un computer per accedere al server di posta aziendale.

Con l’arrivo del modello 5810 viene aggiunta la possibilità di effettuare chiamate tramite auricolari. Infine, il BlackBerry 6710 ha superato questo limite potendo esser definito il primo vero proto-smartphone: includendo una scheda audio si poteva così far a meno delle cuffie.

Il successo comincia a diventare evidente tra il 2004 e il 2005, cui seguono nuovi miglioramenti come schermi a colori, fotocamera integrata, connessione Wi-Fi e Bluetooth. Il periodo d’oro di BlackBerry può essere collocabile quindi tra questa rapida crescita e i vertici delle vendite del 2011.

L’inizio della fine

Guardando i dati delle vendite di BlackBerry ci accorgiamo che già nel 2008 qualcosa stava cambiando: a fronte di numeri di pezzi venduti ancora in aumento, la quota di mercato di BlackBerry si stabilizza e inizia a calare tra il 2008 e il 2009.

Nel 2007, infatti, Steve Jobs rivoluzionava a San Francisco il mercato della telefonia mobile, lanciando il primo di iPhone. Nell’arco di pochi anni, tanto BlackBerry quanto Nokia (ai tempi leader di mercato) finiscono per diventare marchi di secondo piano. Già nel 2010 iOS e Android occupano quasi il 40% del mercato degli smartphone; BlackBerry e Windows Phone superano di poco il 20.

BlackBerry ha faticato a reagire alle innovazioni introdotte dal concorrente californiano: la dirigenza dell’azienda non voleva abbandonare la tastiera fisica, tratto che aveva caratterizzato (anche esteticamente) il successo dei dispositivi. Nonostante queste resistenze interne, il lancio del modello Storm ha provato a traghettare l’azienda nel futuro, con uno schermo touchscreen. Il sistema operativo, mutuato dai modelli procedenti, lasciava tuttavia molte criticità.

La morte

Il calo non si è attenuato negli anni successivi: nel 2012 BlackBerry possedeva solo il 7% del mercato statunitense, il più florido alla nascita del marchio. Nonostante i ripetuti tentativi di adeguarsi al mercato il problema di fondo è rimasto il sistema operativo che non ha mai saputo rispondere alle esigenze degli utenti.

Dopo aver cessato la produzione dei propri dispositivi mobili, BlackBerry sta ora investendo le proprie risorse in un settore totalmente diverso: i sistemi di guida autonoma.

Molti marchi automobilistici, infatti, stanno avviando la progettazione e la costruzione di veicoli a guida autonoma, spesso senza avere però un sistema operativo proprietario. L’obiettivo di BlackBerry, dunque, sarebbe quello di fornire ai produttori di automobili sistemi integrati per la guida senza conducente. La principale collaborazione di BlackBerry è quella con il colosso cinese Baidu, l’equivalente di Google in estremo oriente.

Cos’ha significato BlackBerry

Nei primi anni Duemila un BlackBerry identificava il suo proprietario come persona in carriera, che fosse artistica, politica o imprenditoriale. Era un dispositivo particolarmente utile per essere in costante collegamento con il mondo del lavoro e proprio manager e politici sono stati i primi clienti che hanno portato alla ribalta il marchio.

La maggior parte delle star di ogni settore hanno avuto in mano un BlackBerry. Il possesso del dispositivo portava quindi ad accostarsi fortemente all’immagine della persona di successo,  che non poteva perdere tempo allontanandosi dai suoi strumenti di lavoro.

Pochi altri prodotti hanno avuto una caratterizzazione così forte. Il marchio BlackBerry identificava univocamente un certo tipo di dispositivo, che si è sempre riuscito a distinguere dalla concorrenza (in un primo momento in positivo, fino allo sviluppo dei moderni smartphone). Il rango di status symbol che ha ottenuto BlackBerry per la telefonia mobile, tuttavia, difficilmente sarà raggiunto da altri marchi.

A cura di

Federico Villa


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